IL DUILIA ALLA RICERCA DELLA FELICITA'

La mia riflessione della sera comincia con un augurio: spero che anche altri miei compagni di squadra prendano l'abitudine, non dico giornaliera, ma costante, di scrivere quattro righe di commento sul blog, per capire come la pensano sul Duilia 81, confrontarci e magari commentare da angolature diverse uno stesso problema o comunque uno stato d'animo della squadra. Ognuno la pensa a modo suo e proprio da questo blog, leggendo come la pensa il terzino o come la pensa il centrocampista, possono partire dei comportamenti che potranno migliorare il gioco espresso dalla squadra, correggere certi errori e, soprattutto, potranno accelerarsi quei processi di comunicazione tra i giocatori, la dirigenza e i tifosi, che faranno di questo Duilia una signora squadra.
Questa premessa io la ritengo utile perchè voglio capire se veramente quel che vedo, lo vedono anche gli altri. Non sono diventato un pazzo o un visionario, mi riferisco al fatto che, ad esempio, stasera in allenamento ho notato un'allegria bellissima, ci siamo divertiti come forse non accadeva da tempo, ci siamo allenati seriamente ma eravamo tutti uniti, tutti disponibili al dialogo, la partitella poi, ha dimostrato in pieno ciò che vi sto raccontando, in quanto è stata ricca di gol (e che gol!), di gol mancati di un soffio, ricca di parate spettacolari dei portieri (Sandro sembrava un'aquila, volava da un palo all'altro), si sono viste tracce di schemi di gioco, insomma qualcosa di organizzato, una mentalità nuova che sta prendendo fisionomia nella testa dei giocatori.
Adesso non vorrei sbagliarmi perchè Lucio una ne pensa e cento ne fa, ma proprio Lucio io lo vedo cambiato. L'ho visto diverso questa sera. Secondo me ha capito certi errori che ha commesso nell'impostazione della squadra, sta capendo che alla fine si allenano sempre le stesse persone e quindi comincia a capire a chi dare fiducia e a chi no.
Sono sempre sensazioni e mi piacerebbe sapere se le pensate anche voi (ecco l'importanza del confronto), ma Lucio stasera ha capito, ad esempio, che la panchina infinita non è cosa che appartiene ad un giocatore giovane e brillante come Stefano Gitto e domenica probabilmente giocherà. Ha fatto cose semplici ma anche numeri da campione nella partitella, condita da gol a ripetizione. Poi magari contro il Gaggi giocheremo male, perderemo, non lo possiamo sapere oggi come andrà a finire, ma un allenatore, un responsabile di un gruppo, deve avere la coscienza pulita al novantesimo e schierare quindi la migliore formazione possibile. Lucio mi sa che stavolta ha capito su quali juniores puntare. Si sono ridotti a tre, al momento. Mi riferisco ad Antonio Leto (deve migliorare come tutti, ma in difesa è una roccia), Marco Sergente (tecnicamente forse è ai livelli di Ciccio Bisbano, visione di gioco, intelligenza tattica, uno di quei giocatori che prima di azionare i piedi fa camminare il cervello, praticamente l'opposto di quello che faccio io, che spesso calcio senza guardare la porta e per questo sbaglio centinaia di gol...), infine, ma non per ultimo, Andrea Previti, attaccante stile Inzaghi, sottoporta non fa complimenti e la butta dentro.
La squadra si allena com impegno. Mi dicono che anche a Reggio i nostri giocatori stanno seguendo un programma di lavoro e sono al top della condizione. Antonio e Simone sono ragazzi per bene. Insomma, manca solo la vittoria e chissà che domenica sia la volta buona.
Vuoi vedere che capita davvero?...