ALZIAMO LA TESTA e dimostriamo chi siamo

Non può finire così. Non dobbiamo arrenderci, anche se la salita si sta facendo più dura. Da tempo non scrivo, scendo in campo per poche righe. E' una stagione maledetta e lo si capisce da tante cose. Contro il Bastione, noi abbiamo fatto la partita, da spettatore ho visto un Duilia propositivo, rapido, pronto a mordere, mentre il Bastione ha fatto ben poco per dimostrare il suo lavoro. La formazione di mister Galdino ha giocato a sprazzi, ma col minimo sforzo ha ottenuto ciò che voleva, cioè l'intera posta in palio. Dopo il pareggio siglato da un maestoso Ciccio Ruggeri, da fuori avvertivo sulla mia pelle belle sensazioni, pensavo al gol della vittoria, invece è calato il gelo con la zampata da campione di Mimmo Saporito. Crudele verdetto, i cugini ci hanno condannato ancora di più. Io non posso credere che siamo da ultimo posto e lo ripeterò fino alla nausea. Con i fratelli Gitto non posso retrocedere, eppure una serie di episodi negativi ci stanno perseguitando. Giochiamo male e perdiamo, giochiamo bene e la musica non cambia, speriamo almeno che tutto possa rimettersi per il verso giusto e che almeno in questa seconda parte del girone di ritorno si possano centrare quelle piccole ma essenziali vittorie per agguantare il Padre Pio. Adesso due trasferte, ma non partiamo sconfitti. Alziamo la testa e dimostriamo chi siamo.